Nel laboratorio di scienze, l’osservazione al microscopio delle cellule vegetali è un momento unico e che ci avvicina molto alla realtà. Per rendere visibili dettagli altrimenti invisibili, servono degli alleati: i coloranti biologici. Ogni colorante ha una “preferenza” per particolari strutture cellulari, e ci permette di evidenziare pareti, nuclei, vacuoli o amidi con colori vivaci.
Ecco una guida semplice e utile ai coloranti più usati nei laboratori scolastici:
Blu di metilene
- Cosa colora: principalmente i nuclei delle cellule (si lega agli acidi nucleici).
- Colore visibile: blu intenso.
- Curiosità: è uno dei coloranti più semplici da usare e perfetto per evidenziare il nucleo nelle cellule di cipolla o mucosa orale.

Blu di toluidina
- Cosa colora: differenzia in modo metacromatico le varie strutture: parete cellulare, lignina, pectina.
- Colore visibile: azzurro, ma può virare al viola nelle zone ricche di lignina.
- Curiosità: è un colorante metacromatico, quindi cambia colore a seconda della composizione chimica del tessuto.
Lugol (iodio iodurato)
- Cosa colora: evidenzia l’amido, contenuto in plastidi come i leucoplasti.
- Colore visibile: dal giallo al blu-nero a contatto con l’amido.
- Esperimento classico: colorare cellule di patata e osservare i granuli di amido che diventano blu-neri.

Floroglucina (in HCl)
- Cosa colora: reagisce con la lignina, presente nei tessuti legnosi.
- Colore visibile: rosso-rosa vivo.
- Esperimento utile: evidenziare le trachee o i tessuti xilematici in steli di piante.

Rosso neutro
- Cosa colora: vacuolo centrale, perché è un colorante vitale che si accumula lì.
- Colore visibile: rosso-rosato.
- Curiosità: è un colorante vital, cioè si può usare con cellule vive, senza ucciderle.
Consiglio per il laboratorio scolastico: Prova a far usare agli studenti più di un colorante su diversi tessuti vegetali (cipolla, patata, fusto di sedano). Scopriranno quanto ogni colorante può “raccontare” qualcosa di diverso sulla cellula.